La vitamina A è molto importante negli esseri umani, la sua mancanza può portare a seri problemi della vista come la cecità o può ridurre la risposta del sistema immunitario con il risultato di aumentare il numero o la gravità delle infezioni delle vie respiratorie o del sistema gastrointestinale.
La deficienza di vitamina A affligge 250 milioni di bambini nel mondo, ed è la causa della morte di oltre 3 milioni di bambini all’anno.
Per prevenire questo problema viene sintetizzata chimicamente nei paesi sviluppati e poi distribuita periodicamente alle popolazioni bisognose. Questa si è dimostrata essere una buona strategia, ma di difficile mantenimento per via degli alti costi.
Un metodo alternativo, per ridurre la deficienza di vitamina A, potrebbe essere quello di aggiungerla agli alimenti come ad esempio il riso, che è la fonte primaria di cibo di questi paesi.
Il riso viene generalmente consumato con la rimozione dello strato superiore, la parte utilizzata dei chicchi è l’endosperma, che è ricco di granuli d’amido e corpi proteici, ma privo di molti nutrienti essenziali per il mantenimento della salute dell’uomo.
Così il riso, come principale fonte di cibo, contribuisce alla malnutrizione dei cittadini di 26 paesi, incluse aree altamente popolate di Asia, Africa e America Latina.
Ma come si può ottenere un riso ricco in vitamina A?
Questo risultato non può essere ottenuto con le tecniche di genetica classica, per cui si è ricorsi all'ingegneria genetica.
Tramite una trasformazione mediata da agrobactrium si sono inseriti due geni che hanno permesso di completare il pathway della biosintesi del b-carotene. In questo modo si è ottenuto un riso giallo contenente vitamina A.
Nel prossimo post vi spiegherò più nei dettagli come è avvenuta la trasformazione.
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